Quando si parla di eco color doppler si tratta di una metodica ecografica non invasiva che permette mediante l’utilizzo del colore (gradazioni dal rosso al blu) e della sonografia Doppler di studiare il flusso sanguino nei vari distretti sia quelli arteriosi che venosi. I distretti che possono essere studiati sono il sistema venoso e arterioso degli arti inferiori e superiori, l’aorta addominale, i vasi iliaci e viscerali e i tronchi sovraaortici (o meglio conosciuti come carotidi).
Quando c’è bisogno dell’eco color doppler
L’Eco color doppler viene utilizzato per lo studio delle patologie vascolari come l’arteriosclerosi che può essere polidistrettuale e quindi coinvolgere i tronchi sovraaortici con la formazione di placche che determinano stenosi, più o meno rilevanti a seconda della loro entità, l’aorta addominale e i vasi iliaci e delle arterie degli arti inferiori provocando restringimenti del lume del vaso da lesioni aterosclerotiche, occlusioni o dilatazioni dei vasi come gli aneurismi.
Mentre lo studio delle vene permette di valutare se sono presenti delle trombosi (coaguli all’interno dei principali tronchi venosi sia del sistema superficiale che del sistema profondo) e la valutazione di eventuali incontinenze valvolari che determinano un reflusso del sangue nel vaso e una stasi venosa.
Ecocolor doppler: preparazione all’esame
Che si tratti di eco color doppler dei tronchi sovraortici (carotideo o dei vasi epariotici) oppure di ecocolor doppler arti inferiori o di eco color doppler arti superiori, l’esame non è né doloroso né fastidioso. Inoltre non è per niente pericoloso, come dimostra il fatto che non ci sono specifiche controindicazioni: insomma, tutti vi si possono sottoporre. Se la zona da esaminare è quella addominale, occorre eseguire una preparazione (che viene comunicata al momento della prenotazione) e il digiuno da almeno 6 ore prima dell’esecuzione dell’esame per poter avere un intestino pressochè libero da aria e scorie per poter visualizzare al meglio tutti i vasi addominali. La modalità di svolgimento di questo esame è molto semplice: il paziente viene fatto stendere sul lettino, dopodiché sulla parte del corpo che deve essere oggetto di indagine si applica un gel. Viene quindi appoggiata una sonda che permette di acquisire le immagini che sono necessarie per giungere alla formulazione della diagnosi. In linea di massima un eco color doppler ha una durata di una ventina di minuti.
L’eco color doppler dei tronchi sovraortici
L’eco color doppler dei tronchi sovraortici è l’esame che viene consigliato nella prevenzione dell’ICTUS cerebrale. Indicato anche con la sigla TSA, l’eco color doppler dei tronchi sovraortici consente di verificare il calibro e la pervietà dei vasi del circolo extracranico sia anteriore (carotidi) che posteriore (vertebrali). Tale esame permette di individuare eventuali aneurismi delle arterie del circolo extracranico e di placche aterosclerotiche valutandone la loro morfologia e l’entità della stenosi. È richiesto dagli specialisti e dai medici di base, inoltre, per i pazienti che sono reduci da un attacco ischemico transitorio o da un ictus, in pazienti fumatori, che soffrono di ipercolesterolemia, diabetici e ipertesi, dal momento che questi sono tutti fattori di rischio cardiovascolare.
L’eco color doppler venoso degli arti inferiori
L’eco color doppler venoso degli arti inferiori, come tutte le altre tipologie di eco color doppler, è una metodica che approfitta dei vantaggi offerti da due differenti indagini diagnostiche: il doppler, grazie a cui è possibile ottenere degli input acustici, e l’ecografia associata al colore, che consente di acquisire delle immagini con il colore rosso e blu. Lo scopo dell’esame effettuato sugli arti inferiori è quello di valutare:
– il circolo venoso profondo che può essere soggetto a eventi trombotici con la formazione di coaguli che possono provocare anche complicanze importanti, se trascurati, come l’embolia polmonare
– il circolo venoso superficiale (sistema della safena sia grande che piccola) che può essere soggetto anch’esso alla formazione di coaguli (flebiti) o all’incontinenza cioè a un mal funzionamento della valvole del sistema, che determina un rallentamento del flusso sanguigno determinando stasi e dilatazione delle vene stesse e dei suoi collaterali con la formazione delle cosiddette varici.
I Pazienti che possono sviluppare tale patologia sono persone che svolgono un lavoro sedentario o molte ore in piedi, che hanno una familiarità per varici, donne in gravidanza, pazienti in sovrappeso o obesi.
Come si svolge l’eco color doppler degli arti inferiori
Il paziente ha le gambe scoperte ed è sdraiato su un lettino in posizione supina (per lo studio del sistema arterioso e venoso profondo) e successivamente in posizione seduta o in piedi (per la valutazione del sistema venoso superficiale). La sonda viene spostata dal medico sulla pelle delle gambe, così che attraverso un lento passaggio su tutti i quadranti sia possibile avere delle immagini complete sia del sistema venoso o del sistema arterioso. Così possono essere rilevate eventuali trombosi, flebiti o insufficienze dei vari distretti venosi oppure per quanto riguarda il sistema arterioso eventuali stenosi o ostruzioni dei vasi.